L’abitato dell’antica città di Eloro, fondata dai coloni corinzi alla fine dell’VIII sec. a.C., sorge su una collina che domina il mare. La città di Eloro fu la prima colonia di Siracusa, sulla sponda sinistra del fiume Tellaro, allo scopo di estendere il suo dominio sulla Sicilia sud-orientale. La città, subordinata alla potente madrepatria, vi era collegata tramite la via Elorina, che si estendeva a sud fino alle ricche città di Gela e Kamarina. Eloro cadde in mano romana nel 213 a.C., così come Siracusa, nel corso della seconda guerra punica. La città rimase fiorente anche in epoca bizantina, ma venne quasi completamente distrutta con l’arrivo degli Arabi. Di questa antica città greca di Sicilia rimangono ancora oggi estesi tratti di mura civiche (VI-IV sec. a.C.), le fondamenta di due templi, dedicati forse rispettivamente ad Asclepio e alla dea Demetra, parte di un teatro (IV sec. a.C.), e un santuario dedicato a Demetra e Kore, posto al di fuori della mura cittadine. Il luogo è incantevole anche dal punto di vista paesaggistico, essendo collocato su una collina prospiciente il mare Jonio, alle spalle della spiaggia di Eloro, immerso nella vegetazione mediterranea con una splendida visuale del mare e della costa. Attualmente si trova di fronte al limite nord dell’Oasi faunistica di Vendicari.